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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

SEZIONE METEORITI - Uno sguardo alla nostra collezione

Ciao sono Carlo Buscemi,   il responsabile della Sezione Meteoriti dell’Associazione Astrofili Alta Valdera, Il mio compito è quello di curare la   collezione di meteoriti   della AAAV che attualmente è costituita da una quarantina di oggetti. La nostra raccolta,   pur non essendo di qualità museale, è caratterizzata da una notevole varietà di esemplari e questo ci permette durante le nostre attività divulgative di presentare un’esposizione interessante ed esaustiva. In queste pagine cercherò di descrivere la nostra collezione, le principali caratteristiche di ciascun esemplare e anche dare delle informazioni di carattere generale. Condriti Il tipo più comune di meteorite è chiamato Condrite perché contiene piccole sfere sub-millimetriche, conosciute come condrule, costituite principalmente da Silicio. Le condrule non sono mai state trovate nelle rocce terrestri. Si pensa che la loro origine sia dovuta a riscaldamento e fusione istantanea di particelle di polvere primordiale, le cau

Sezione SPETTROGRAFIA: ripreso lo spettro della Nova in Cassiopeia, visibile ancora per alcuni giorni!

E' stato l’astrofilo giapponese Yuji Nakamura a fotografare per la prima volta in cielo – lo scorso 18 marzo – lo strano bagliore di un astro divenuto improvvisamente molto più luminoso del solito: al momento della scoperta l'oggetto era di magnitudine apparente magnitudine 9,6 ben visibile in quattro immagini che Nakamura ha scattato con un obiettivo da 135 mm. Quattro giorni prima, nulla era visibile in quella posizione almeno fino alla magnitudine 13! Nuovamente fotografato la mattina del 20 marzo, l’oggetto mostrava una luminosità ancora maggiore con una magnitudine che era salita al valore di 8.0, pertanto già abbastanza luminoso da poter essere visto con un binocolo da 50 mm! La segnalazione relativa all’osservazione effettuata, è stata subito inviata all’Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone dove gli astronomi hanno subito iniziato ad esaminare le immagini per capire cosa stesse effettivamente succedendo. Dopo aver effettuato tutti gli esami di rito sul materi

SEZIONE ASTROFOTOGRAFIA - Montatura equatoriale e primo telescopio

  Salve aspiranti astrofotografi, bentornati al nostro appuntamento con il cielo e con gli oggetti che vi si nascondono, che aspettano solo noi, con la nostra strumentazione, per emergere dalle ombre e mostrarsi in tutta la loro bellezza! Questa volta vorrei entrare ancora più in profondità nella tana del Bianconiglio e mostrarvi le meraviglie che possono venir fuori praticando la fotografia astronomica. Francesco Biasci e Flavia Casini L’ultima volta avevamo affrontato l’argomento astroinseguitore. Questo strumento ci permette, come abbiamo visto, di fare lunghe esposizioni sia con una Reflex sia con un teleobiettivo e di avere le prime soddisfazioni in questo ambito. Ma come si dice… l’appetito vien mangiando! Quindi… abbiamo appena assaporato il gusto di imprimere sul nostro sensore la luce di oggetti invisibili ad occhio nudo e lontani da noi migliaia di anni luce, ma come facciamo a coglierne i dettagli? A renderli più nitidi e particolareggiati? La risposta è una sola. Dobbia

SEZIONE ESOPIANETI - Pianeti di tipo terrestre

  Salve a tutti, eccoci di nuovo qui a parlare di mondi extraterrestri e di omini verdi… beh forse di quelli non ancora ma piano piano arriveremo anche a bussare alla loro porta! Nello scorso articolo ci siamo domandati dove fosse arrivata la ricerca nell’ambito degli esopianeti e siamo arrivati anche a sfiorare l’argomento esobiologia. C’è vita la fuori nell’universo? Finito o infinito che sia, è veramente grande, ma grande grande, grandissimo.. qualcuno ci dovrà pur essere! Noi esseri umani, nel nostro piccolo, possiamo fare ipotesi e provare a verificarle con esperimenti e osservazioni, come ci ha insegnato il nostro vicino di casa Galileo Galilei e le prime ipotesi portano ovviamente a cercare pianeti simili alla Terra per cercare di ricreare un ambiente consono all’evoluzione della vita così come è avvenuta sul nostro pianeta. Certamente non sarà l’unica “modalità di sviluppo della vita” possibile, ma se dovessimo cercare vita esotica non sapremmo proprio da dove iniziare a osse