Certo che gli oggetti nell’universo sono veramente tanti. Sono di tantissime tipologie, forme, dimensioni, distanze… Una delle cose più affascinanti dell’astronomia, secondo me, è sapere che lì sopra le nostre teste ci sono tantissimi oggetti meravigliosi che noi non possiamo vedere utilizzando solo i nostri occhi. Ma se sappiamo dove guardare e con quale strumento, lo stupore e la meraviglia ci riempiranno gli occhi e la mente, tanto da voler tornare e ritornare a sbirciare quei mondi così lontani e strani per noi, ma così ricchi di curiosità, dettagli e colori. Sembra quasi di osservare una volta di un edificio barocco, tanto è il dettaglio, la ricercatezza, la meraviglia e la teatralità di questi protagonisti del cielo. E allora perché non provare a conoscerli meglio? Perché non perderci nei loro particolari estetici e nella loro fisica per capire che cosa sono, come sono nati, come si evolveranno? Oggi vorrei introdurre una nuova rubrica che si aggiungerà alle molte già pre...
Non so se vi sia mai capitato di vedere un film, arrivare ai titoli di coda e rimanere in un limbo di sensazioni contrastanti. Di non saper definire se il film vi sia effettivamente piaciuto o no, di doverci pensare su per qualche giorno per capire fino in fondo alcune scelte della regia, per analizzare nella vostra testa alcune inquadrature e il motivo della scelta di qualche passaggio particolare tra varie scene. en.wikipedia.org/wiki/Agora Ecco, questa è la sensazione che mi ha lasciato la visione del film Agora di Alejandro Amenabar, liberamente ispirato al libro di Adriano Petta e Antonino Colavito Ipazia. Vita e sogni di una scienziata del IV secolo. Il film di genere storico, biografico , parla, come avrete intuito, di Ipazia, matematica, astronoma e filosofa greca, figlia del matematico Teone, a capo della scuola neoplatonica di Alessandria. La pellicola del 2009 inizia subito presentandoci la protagonista come una donna libera, indipendente, dotata di una mente br...