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SEZIONE ASTROFILATELIA - Raccontare lo spazio con il francobollo

 Bentornati astrolettori-filatelici,

oggi riprendiamo il nostro viaggio nel cosmo osservandolo da una prospettiva inusuale. Attraverso le buste e i francobolli che hanno documentato la nostra storia, ripercorreremo le vicende più importanti e le eccezionali conquiste fatte dall’uomo nello spazio. Oltre a foto, video, documenti, articoli e “pezzi di Luna”, anche la filatelia ha contribuito e contribuisce ancora oggi a ricordare, a testimoniare, queste grandi sfide del passato e allo stesso tempo a far diventare gli sforzi di una nazione l’obiettivo dell’intera umanità.

Nello scorso articolo abbiamo parlato, senza alcun dubbio, della missione più importante di sempre, la missione che ci ha portato a camminare sul nostro satellite naturale, la missione che ci ha allontanato per la prima volta dalla nostra culla che è il pianeta Terra, la missione Apollo 11. Abbiamo ripercorso tutte le fasi della missione aiutandoci, appunto, con i francobolli che sono stati emessi. A partire dalla missione Apollo 11 fino ad arrivare ad Apollo 16, 830 cosmogrammi (parola coniata appositamente per l’evento) volarono tra la Terra e la Luna, facendo di fatto nascere l’astrofilatelia e l’interesse del nostro socio Marzioli per tutto ciò che la riguarda! Oggi ci soffermeremo su una di quelle buste, perché a nostro parere merita un approfondimento particolare.

Infatti, oggi vogliamo parlarvi della busta filatelica più importante di sempre: quella che celebra il primo allunaggio.

Gli astronauti della missione Apollo 11, Neil Armstrong e Buzz Aldrin, sono partiti dalla terra con un kit filatelico apposito per annullare la busta appena fosse avvenuto l’allunaggio. Primi postini lunari della storia del genere umano! XD

“Avevamo un kit filatelico che comprendeva una busta primo giorno per celebrare l’emissione di un nuovo francobollo. Illustrava un astronauta ai piedi della scala del modulo nell’atto di saggiare la superficie lunare. Insieme alla busta c’erano anche un tampone e un timbro con la scritta “Moon landing Jul 20 1969 Usa”. Il 22 Luglio fu il primo momento che ci si presentò per compiere l’operazione: provammo l’annullo inchiostrando il timbro e appoggiandolo per tre volte sul nostro programma di volo, finché non capimmo come andava fatto. Poi lo apponemmo con cautela sull’unica busta.” Michael Collins

Inizialmente si voleva che l’annullo della busta fosse ripreso in diretta TV per dare più importanza all’evento, ma la NASA si oppose  a questa scelta per non gravare troppo sul lavoro degli astronauti. In effetti, erano parecchio indaffarati, così tanto che riuscirono a fare l’annullo solamente due giorni dopo, durante il viaggio di ritorno.

Niente toglie comunque valore a questa busta, alla quale spetta il record di percorrenza di un oggetto postale: circa 800.000 km, il viaggio Terra-Luna-Terra. Va ricordato anche che è un esemplare unico, di proprietà del governo degli Stati Uniti, infatti è conservata in un museo americano e ha un valore incalcolabile. In realtà il francobollo è stato effettivamente rilasciato dalle poste il 9 settembre 1969. Quindi l’equipaggio, il 20-7-1969, ha annullato un esemplare che ancora non era stato emesso dalle poste.

Il francobollo utilizzato per l’annullo è la matrice di prova del “First man on the Moon” disegnato da Paul Calle, l’unico artista che la NASA abbia mai assunto per seguire da vicino degli astronauti.

Nato il 3 Marzo 1928 e deceduto il 30 Dicembre 2010, già nel 1962 fu selezionato per partecipare al NASA Art Program e nel 1963, addirittura, James Webb, che non era un uomo di scienza e nemmeno un ingegnere spaziale, ma un brillante manager incaricato da Kennedy di gestire la NASA amministrandola e occupandosi delle politiche nazionali e internazionali, (A lui è stato dedicato il nuovo telescopio spaziale, che verrà lanciato a breve!) lo incaricò di immortalare il viaggio degli astronauti verso la Luna attraverso gli occhi dell’arte.

Paul Calle aveva contribuito anche alla realizzazione del francobollo da 5c per ricordare la capsula Gemini 4 con l’orizzonte della Terra e l’astronauta Ed White che fa la prima passeggiata spaziale americana.

Il più famoso francobollo disegnato dall’artista rimane comunque quello da 10c “The first man of the Moon”, appunto.

Era stata data “carta bianca” a Calle. In quel periodo aveva l’accesso consentito praticamente ovunque per stare con gli astronauti; mentre facevano i preparativi per la partenza, mentre mangiavano, nel loro tempo libero, anche semplicemente per conoscerli meglio e poter quindi realizzare al meglio i suoi disegni. Per lui è stata una grande esperienza, che l’ha segnato per tutta la vita. Prima di quel francobollo definitivo aveva disegnato altri schizzi, tutti esposti nel Museo National Air and Space di Washington.

Anche Chris Calle, figlio di Paul, anche lui disegnatore, ha partecipato alla realizzazione di francobolli per ricordare alcune ricorrenze delle missioni Apollo 11.

Queste due buste, autografate da padre e figlio, ricordano, con l’annullo del 20-07-94, il 25° anniversario del 1° allunaggio e il francobollo disegnato per l’occasione. 

L’operazione era stata giudicata molto importante anche dalla NASA stessa, che infatti aveva previsto un kit filatelico per fare quell’annullo. Inoltre avevano fatto anche molte prove a Terra in un ambiente senza gravità per vedere come reagiva l’inchiostro su una busta bianca per evitare che lasciasse macchie. Erano state fatte prove su più di 150 documenti postali che oggi valgono circa 6000 euro. Marzioli?? Ci sei? Che facciamo.. una colletta? XD

Quali sono i record di questo francobollo? Sicuramente la dimensione più grande del 50% rispetto ai francobolli usati normalmente, perché doveva commemorare un evento fuori dal comune; 152 milioni di pezzi stampati e venduti, quando la media è di 4-5 milioni. Pensate che per l’enorme richiesta in tutto il mondo per l’annullo 1° giorno, le poste statunitensi assunsero circa 100 persone che lavorarono per 5 mesi per annullare milioni di buste.

Il personaggio raffigurato nel disegno non può essere Neil Armstrong perché la legge americana vieta di rappresentare una persona vivente, quindi verrà poi chiamato Spaceman o Viaggiatore dello spazio.

Anche questo francobollo ha avuto delle varianti. La più famosa è stata scoperta in Texas! A causa di un malfunzionamento della macchina inchiostratrice, non sono passati alcuni colori e così manca la forma della bandiera americana sulla spallina dell’astronauta. Sono stati pochi gli esemplari trovati diventando così una variante molto rara e ambita dai collezionisti. Questo francobollo è stato subito denominato “ L’Astronauta ignoto” perché, senza bandiera di appartenenza, è subito diventato simbolo dell’umanità intera che conquista lo spazio.

E allora, ognuno di noi può identificarsi con quell’astronauta. Ognuno di noi può pensare di compiere un piccolo passo per se stesso che porterà a un grande balzo per l’umanità. E chi sa chi saranno i prossimi astronauti (ignoti XD) a entrare nella storia? Per adesso non lo sappiamo, ma state certi che appena ci saranno, verranno creati altri francobolli, che il Marzioli collezionerà e che poi ci mostrerà come al suo solito qua sul blog e, speriamo, anche dal vivo in una delle nostre mostre!

Imbusto e chiudo, (con tanto di timbro XD!) e vi saluto al prossimo articolo.

Silvia Gingillo e Fabio Marzioli

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